Cos’è il Survivorship Bias e come apprendere dagli insuccessi nascosti
Quando si parla di imprenditoria o marketing, spesso ci si concentra sulle storie delle Dream Company che hanno raggiunto performance di livello mondiale: grandi narrazioni che attirano l’interesse di tutti noi, ci affascinano e ispirano. Tuttavia questa è solo una parte della realtà: ci sono storie, poco note e meno analizzate, da esplorare per ottenere insegnamenti e raggiungere maggiore consapevolezza.
A volte paragono il mondo imprenditoriale a un grande teatro: il palco principale rappresenta le aziende di successo al centro della scena, illuminate da luci accecanti e acclamate dal pubblico in estasi, mentre nel backstage – nascoste e al buio – si celano le aziende che non hanno raggiunto la stessa fama o che hanno subito insuccessi significativi.
Quell’area nascosta dietro il palco è altrettanto significativa e istruttiva, per questo ritengo importante conoscere il fenomeno noto come “Survivorship Bias” e come esso può distorcere il nostro punto di vista sull’imprenditoria, sottolineando l’importanza di considerare l’intero spettro di esperienze imprenditoriali per trarre preziose lezioni.
Il Survivorship Bias: l’ingannevole attenzione verso i vincitori
Il Survivorship Bias (o bias del sopravvissuto o pregiudizio di sopravvivenza) è una tendenza cognitiva che ci spinge a concentrarci esclusivamente su coloro che sono “sopravvissuti” a un processo o a una sfida, ignorando quelli che non ce l’hanno fatta o che hanno avuto esiti negativi. È come se volessimo studiare solo i vincitori di una gara, ignorando completamente chi è arrivato secondo, terzo o addirittura chi non ha completato la corsa.
Questa distorsione cognitiva può portare a conclusioni errate perché trascura importanti informazioni sulla totalità del processo e fa venire meno l’approccio olistico, uno degli elementi chiave del Metodo Human Marketing, per raggiungere risultati di alto livello.
Un esempio classico del Survivorship Bias risale alla 2^ guerra mondiale, quando gli alleati cercavano di proteggere meglio i loro aerei dai colpi delle armi del nemico. Inizialmente, basandosi sui danni visibili sugli aerei che erano riusciti a rientrare da missioni di combattimento, decisero di rinforzare le zone colpite più frequentemente. Sembrava un approccio logico, ma c’era un errore.
Il matematico Abraham Wald sollevò una questione fondamentale: gli aerei che erano stati abbattuti, o che non erano riusciti a tornare, non facevano parte dell’indagine. Concentrandosi solo su quelli tornati, si stava ignorando una parte essenziale dei dati.
Wald quindi suggerì di rinforzare le parti degli aerei che non mostravano danni al loro ritorno. La logica era che se un aereo tornava con determinate aree intatte, quelle aree non erano vitali per la sopravvivenza dell’aereo, poiché gli aerei colpiti in quelle parti non erano riusciti a tornare.
Quindi, invece di rinforzare le aree che mostravano danni frequenti, era più sensato rinforzare quelle aree che, se colpite, avrebbero probabilmente causato la perdita dell’aereo. Questo approccio ha cambiato il modo in cui gli alleati proteggevano i loro aerei durante la guerra.
Survivorship Bias nell’imprenditoria
In campo imprenditoriale, il Survivorship Bias può manifestarsi in vari modi. Concentrandoci solo sugli imprenditori di successo, spesso trascuriamo la strada percorsa da coloro che hanno fallito o che hanno dovuto affrontare sfide significative. Questo può portare a una visione distorta della realtà imprenditoriale e di come ci dovremmo comportare per crescere ed evolvere.
1. Le storie di successo
Le storie di imprenditori di successo sono spesso celebrate e amplificate nei media e nella cultura popolare. Ciò può far sembrare che il successo sia la norma e che quelli che non lo raggiungono siano semplicemente “falliti”. In realtà, il successo imprenditoriale è spesso il risultato di numerosi fattori, come l’applicazione di un metodo scientifico di lavoro a cui aggiungere anche fortuna (sì, anche la fortuna), timing e circostanze uniche.
2. L’invisibilità degli insuccessi
Gli insuccessi imprenditoriali tendono a passare inosservati. Le aziende che chiudono, gli imprenditori che rinunciano a un progetto o che affrontano perdite significative raramente ricevono la stessa attenzione dei loro omologhi di successo. Da ciò deriva che non siamo sempre consapevoli delle sfide e delle difficoltà che tanti imprenditori devono affrontare.
3. Le lezioni dai fallimenti
Spesso, le storie di insuccesso sono fonti preziose di apprendimento. Gli errori e le difficoltà forniscono importanti lezioni su ciò che non funziona e possono informare strategie future. Ignorare queste storie significa perdere opportunità di apprendimento.
4. La varianza del successo
Il successo imprenditoriale è altamente variabile. Non esiste una formula magica per il successo che funzioni per tutti. Ignorare la diversità delle esperienze imprenditoriali può portare a una visione semplificata e limitata del mondo degli affari.
Come evitare il Survivorship Bias
Per evitare il Survivorship Bias e ottenere una prospettiva più equilibrata sull’imprenditoria, puoi seguire alcuni consigli come i seguenti:
• Studia le storie in modo più completo: evita di fermarti soltanto alle storie di successo. Esamina anche le sfide e gli insuccessi imprenditoriali per ottenere una comprensione completa del panorama.
• Analizza le cause degli insuccessi: scopri perché alcune imprese non hanno avuto successo. Spesso, ciò può rivelare problemi sistemici o strategie errate che è importante evitare.
• Abbraccia la diversità: riconosci che l’imprenditoria è un campo complesso con molte sfaccettature. Ciò che funziona per un imprenditore potrebbe non funzionare per un altro, e viceversa.
• Apprendimento continuo: Continua a imparare dalle esperienze altrui, sia positive che negative. Questo arricchirà la tua comprensione dell’imprenditoria e guiderà le tue future decisioni.
Come apprendere dall’esperienza imprenditoriale
Nel contesto dell’imprenditoria moderna, esistono metodi agili e innovativi che possono aiutarti a raccogliere e analizzare dati in modo più focalizzato e a imparare rapidamente dagli errori e dai successi. Ecco di seguito alcuni approcci e strumenti.
1. Concentrati sui dati “giusti”
Poiché il rischio di concentrarsi sulle cose “sbagliate” o meno rilevanti è sempre dietro l’angolo, sfrutta dati e metriche per valutare obiettivamente le prestazioni dell’azienda. Analizza quindi KPI (Key Performance Indicators) che riflettono sia i successi che gli insuccessi, tra queste rafforza il tuo focus soprattutto su indicatori come il CAC (Costo di Acquisizione Cliente) e il CLV (Customer Lifetime Value). In aggiunta a ciò, puoi eseguire test A/B per valutare le performance delle tue campagne di marketing e apportare così miglioramenti basati sui risultati.
2. Analisi qualitative delle esperienze
Oltre ai dati quantitativi, non trascurare l’analisi qualitativa delle esperienze dei clienti e dei feedback. Raccogli storie e testimonianze dai tuoi clienti per ottenere una comprensione più approfondita delle loro esigenze e delle aree in cui puoi migliorare.
3. Design Thinking per l’apprendimento continuo
È un modello progettuale centrato sull’utente che aiuta a sviluppare soluzioni innovative attraverso il pensiero creativo e può essere applicato all’analisi delle esperienze imprenditoriali. Il Design Thinking mette l’accento sull’empatia e l’iterazione, consentendo di comprendere meglio le esigenze dei clienti e di adattare costantemente le strategie aziendali in base ai feedback.
4. Lightning Decision Jam per decisioni veloci
Il Lightning Decision Jam è un metodo che favorisce la collaborazione e la presa di decisioni rapide. Puoi utilizzarlo per affrontare sfide aziendali e prendere decisioni basate su dati con il coinvolgimento del tuo team. Questo approccio ti aiuta a evitare il Survivorship Bias consentendo a diverse prospettive di emergere e guidare le decisioni.
5. Lean Startup per sperimentare e imparare
La metodologia Lean Startup promuove l’idea di iniziare piccolo, eseguire rapidamente test e apprendere dall’esperienza. Puoi utilizzare questo approccio per sviluppare nuovi prodotti o servizi, raccogliendo feedback dai clienti e adattando la tua offerta in modo iterativo.
6. Gruppi di discussione, comunità online e networking
Partecipare a gruppi di discussione o comunità online nel tuo settore può darti accesso a esperienze ed insight condivisi da altre persone. Puoi imparare dagli errori e dai successi degli altri. Così come puoi prendere parte a eventi di networking locali o online ti consente di connetterti con altri imprenditori. Puoi condividere esperienze e apprendere dai loro percorsi.
Ricorda che – anche se non hai accesso a strumenti sofisticati – la curiosità e la dedizione nel raccogliere e analizzare dati e feedback possono portare a miglioramenti significativi nelle operazioni aziendali. Sfrutta al massimo le risorse a tua disposizione e cerca sempre opportunità di apprendimento continuo.
Facendo il punto di quanto affrontato nell’articolo, il Survivorship Bias è un fenomeno cognitivo che può distorcere la nostra comprensione dell’imprenditoria concentrandosi esclusivamente sul successo facendo restare anche noi nel backstage, senza mai salire sul palco con gli attori principali. Ecco perché, per ottenere una prospettiva completa e informata, è essenziale esaminare tutte le storie imprenditoriali, comprese quelle di insuccesso, e trarre lezioni preziose da esse.
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Glossario: Lifetime Value, Test A/B, Feedback, Coinvolgimento, Startup