Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose
La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia. [Gandhi]
Al di là delle lunghe e inutili discussioni economiche, finanziarie, politiche e così via, desidero parlarti della cosiddetta crisi… e smontarla (anzi “hackerarla”)!
Prima però è necessario considerare che esistono 2 tipi di crisi.
La prima è quella reale, che vediamo e viviamo tutti i giorni: laureati che purtroppo non trovano un primo impiego stabile, adulti che perdono il lavoro, famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese, aziende e professionisti che subiscono la diminuzione del fatturato e così via.
La seconda, la peggiore, è quella che ogni giorno televisioni e giornali, politici e imprenditori mediocri ingigantiscono a dismisura… quasi che la situazione attuale sia una novità per gli esseri umani e che riguarda solo questo momento storico. La cosiddetta “crisi” sembra esserci solo oggi. Ma è un inganno per la mente di molta gente e ora capiamo perchè.
Nel mondo e anche in Italia esistono persone oneste (escludiamo quindi i “furbetti”) che, nonostante la crisi, continuano ad aumentare il proprio benessere e la ricchezza, interiore ed esteriore: tanti esseri umani che si sentono lo stesso felici e realizzati. Se ce la fanno loro, puoi riuscirci anche tu… e un giorno ti racconterò anche la mia esperienza personale.
Ecco Luca, ti ringrazio per l’incoraggiamento… ma queste persone di cui tu parli sono avvantaggiate, sono fortunate… tu la fai facile, ma io… bla bla bla…
Non è (sempre) questione di vantaggi o fortuna. Ti invito pertanto a leggere: evita di comportarti come la massa e raccogli la forza per compiere un passo in più per stare meglio.
Come fanno queste persone a star bene in un periodo di crisi?
Niente di nuovo, o ancora meglio… nulla di differente rispetto a chi è vissuto un secolo fa.
Semplicemente queste persone evitano di restare immobili e di lamentarsi inutilmente (“Piove, governo ladro!”, “Si stava meglio quando si stava peggio!”).
Pensano e agiscono, coscienti del fatto che le difficoltà e i problemi sono una costante della vita dell’uomo sin dalla sua prima comparsa, e pertanto non si lasciano scoraggiare.
Sanno che le cose vanno così e le accettano, forse ogni tanto brontolano anche loro (altrimenti non sarebbero umani, ma dei robot!), tuttavia credono che spesso dietro una difficoltà si possa nascondere un’opportunità.
E’ così da sempre: una mente razionale e responsabile – quindi vincente – è tale sia oggi, sia 1.000 anni fa.
La fiducia in sè stessi, la tenacia, l’autodisciplina, l’empatia, l’essere utili con i propri servizi e prodotti, sono alcune delle caratteristiche delle persone che si sentono complete e sono fattori che valgono sin dalla notte dei tempi.
L’esempio di Einstein
Concludo con le parole di Albert Einstein, che ha pensato e agito in maniera differente dalla media delle persone (ok, ok era un intelligentone… ma tutti possono essere un po’ più ottimisti, tenaci ed empatici).
Leggi con attenzione e cogli la forza benefica che contiene questo testo:
«Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perchè la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere “superato”.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza.
L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito.
E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla».
Ora sei davvero pronto a leggere e mettere in atto i “7 punti “Anti-Crisi” per smettere di cercare scuse e cominciare a cambiare“.
Mi auguro di aver fatto scattare almeno una scintilla di speranza in coloro che, in questo momento, credono di non potercela fare e non sanno come stare meglio.
Ad maiora.
Paola
Le tue parole sono di grande speranza, sono d’accordo sul fatto che ormai questa crisi sta diventando un scusa per tanti (ma ovviamente non per tutti). I consigli che dai sono molto interessanti, li terrò a mente… anche se sarà dura passare dal dire al fare! Ciao ciao!
Luca
Ciao Paola, grazie per il tuo commento… è tutta questione di impegno! In bocca al lupo! 🙂
giuseppe
ottimo , basterebbe che il 40% degli italiani mettessero in pratica metà di questo e la crisi sarà solo un ricordo.
purtroppo vogliono tenerci sotto la paura attraverso i media per il loro ” potere”