9 modi per farti apprezzare e rispettare dal boss e dai colleghi di lavoro
Le tre regole di lavoro: 1. Esci dalla confusione, trova semplicità. 2. Dalla discordia, trova armonia. 3. Nel pieno delle difficoltà risiede l’occasione favorevole. (Albert Einstein)
Se non sei un lavoratore autonomo, hai un capo a cui devi rispondere. Fortunatamente esistono accorgimenti per gestire al meglio la “convivenza” con lui e tutti gli altri colleghi. Ti propongo nove strategie da provare.
Diventando molto abile nel mantenere rapporti buoni e di rispetto reciproco preserverai molte energie mentali e fisiche, a vantaggio della qualità del tuo lavoro e dell’ambiente in cui stai.
1. Essere sempre produttivo, non semplicemente impegnato
Concentrati sui risultati piuttosto che dimostrare semplicemente dedizione, che è solo lavoro senza senso… serve per “far vedere” agli altri che ti stai dando da fare o – peggio – per ingannare te stesso.
Quando però è il tuo capo ad essere “ingannato”, prima o poi se ne accorgerà e per te saranno guai.
Nel post “Più produttività e tempo libero con il Principio di Pareto e la Legge di Parkinson” trovi alcuni metodi per passare da impegnato a davvero produttivo, raggiungendo risultati in grado di ripagare le ore investite nel far bene il tuo lavoro.
2. Tienilo sempre aggiornato
Cerca di tenere il tuo capo e i tuoi superiori sempre informati sullo status delle tue attività e sugli obiettivi che stai raggiungendo, manda aggiornamenti a intervalli regolari, non solo per far sapere cosa stai facendo in un determinato momento, ma anche per mostrare che sei stato produttivo o che hai fatto progressi.
3. Fornisci feedback onesti (ma utili)
I veri leader sono pronti a considerare critiche, consigli e proposte da tutti i collaboratori e se hai un buon capo, probabilmente da te vorrà solo feedback onesti.
Se ti chiede un parere su qualcosa o quando hai occasione di esprimere il tuo punto di vista, non snocciolare solo lamentele o criticità.
Comprendi che tipo di risposte il tuo “boss” sta cercando, analizza quale feedback desidera, ad esempio ponendo tu stesso domande per capire come essere utile.
Se ti sta chiedendo come hai gestito l’ultimo progetto in team o come è andata l’ultima riunione, rispondigli sinceramente e senza addentrarti in dettagli non richiesti.
Mi piace il lavoro, mi affascina. Potrei stare per ore seduto ad osservarlo. (Jerome Klapka Jerome)
4. Risolvi i tuoi problemi, prima che lo faccia lui
Nessuno è perfetto e il tuo capo probabilmente lo sa, ma se riesci a risolvere i tuoi problemi prima che sia lui a doverlo fare, ciò ti farà apparire molto più brillante ed efficiente ai suoi occhi.
Il modo migliore per farlo è tenere un diario informale di lavoro sul quale appuntare ciò che stai facendo, quello che gli altri pensano che fai e ciò che dovresti fare. In questo modo vedrai il tuo lavoro dal punto di vista del tuo capo. Con onestà (e un po’ di fortuna) dovresti riuscire a farti una buona idea di quali problemi devi risolvere prima che sia lui ad arrivarci.
Lo stesso vale per gli obiettivi: lavora concentrato per raggiungerli entro le scadenze prefissate, prima che un tuo superiore possa accorgersi che sei indietro. Essere preciso e puntuale è prima di tutto una tua responsabilità e poi di chi ti ha delegato un compito e occupa una posizione di controllo.
5. Conosci le priorità del tuo capo
Se qualcosa è importante per il tuo “boss”, rendilo importante anche per te. Per questa ragione assicurati di parlare con lui regolarmente per essere aggiornato e avere un’idea di quali siano le sue priorità. Esse forse non corrispondono con le tue, ma dovresti dedicare loro abbastanza attenzione rispetto a ciò che fai nella tua quotidianità lavorativa.
6. Chiedi scusa (correttamente) quando commetti un errore
Sbagliare è umano e la perfezione non esiste; quando commetti un errore scusati nel modo corretto, metti in campo diplomazia e umiltà, soprattutto mostrati pronto ad agire per rimediare.
Rendere il tuo capo (e non te stesso) l’oggetto delle tue scuse è un ottimo modo per porgerle, ricordando sempre quali sono le sue priorità (punto 5) e se, e quanto, l’errore che hai commesso ha influito negativamente su di esse.
7. Guadagna il rispetto che meriti
Si può pensare che la chiave per farsi amare dal proprio capo sia di assecondarlo sempre e farsi trattare come degli “oggetti” di sua proprietà. Talvolta questo atteggiamento “da zerbini” funziona, ma il modo migliore per raggiungere lo scopo è quello di guadagnare vero rispetto. Come? Lavorando sodo, evitando i pettegolezzi in ufficio, accettando le critiche e migliorando grazie ad esse.
Se sai rispettare te stesso (un pizzico di sana autostima ci vuole sempre!), il tuo capo e i tuoi collaboratori, in genere otterrai rispetto anche da loro.
A proposito di autostima: evita di mostrare un ego eccessivo davanti a un superiore, soprattutto se non ha il pregio di essere un “leader naturale”. Potrebbe sentirsi minacciato da te e non ti percepirà come un alleato. Per dimostrare il tuo valore i punti 1 e 2 possono essere la chiave per ottenere stima e rispetto.
Fammi sapere quando la tua vita va completamente all’aria, vuol dire che è l’ora della promozione. (Nigel, dal film “Il diavolo veste Prada”)
8. Diventa utile e indispensabile, senza farti sfruttare
Se l’ufficio non può funzionare senza di te, significa che sei in una posizione decisamente migliore per ottenere premi, aumenti, promozioni ed evitare licenziamenti.
Quindi, se non sei ancora indispensabile, lavora per diventarlo: per esempio proponendo di lavorare su progetti ad alta visibilità o acquisendo abilità che ti differenzieranno dalla massa.
Quando un collega ti chiede un aiuto perchè ha qualche difficoltà, compatibilmente con i tuoi impegni, dai una mano senza pensare subito di dover ricevere qualcosa in cambio. Prima o poi verrai ripagato, sii fiducioso… occhio solo a chi approfitta sempre della tua disponibilità: in questo caso un gentile e ben motivato “NO” è più utile di un “SI” da zerbino.
È, invece, il tuo capo che ti chiede in continuazione aiuto o ti assegna nuovi compiti distraendoti dai tuoi obiettivi?
Permettimi di affermare che uno così non è un buon leader… e passiamo all’azione: dimostra che stai già facendo il tuo lavoro, con cura e impegno (ecco che i punti 1 e 2 tornano in aiuto). Poi con diplomazia fai capire che se viene distratto non lavori bene e che tieni molto alla buona riuscita di ciò che stai facendo. Se te la giochi bene sarà la tua salvezza in svariate occasioni.
9. Rendi te stesso una persona piacevole nell’ambiente di lavoro
Anche se pensi di essere una bravissima persona e sei convinto che tutti in ufficio ti amino, sappi che puoi utilizzare alcuni trucchi per renderti ancora più simpatico agli occhi di chi ti circonda, compreso il tuo capo.
Evitare un linguaggio del corpo negativo è un buon modo per iniziare. Ad esempio, quando parli con le persone evita di stare con le braccia incrociate e cerca di guardare negli occhi chi hai davanti – evitando di sembrare un serial killer ovviamente – ma dimostrando di essere attento, senza pensare ad altro o smanettare con lo smartphone (pratica ormai diffusa) mentre ti parlano.
Muoviti il meno possibile e mostrati disponibili all’ascolto, mantenendo sempre un atteggiamento positivo e costruttivo. Tutte caratteristiche ti renderanno più piacevole agli occhi degli altri.
Quando la comunicazione non verbale è congruente con quella verbale, le tue buone intenzioni (spero infatti che tu non voglia uccidere il tuo capo!) vengono amplificate, aumentano il livello di fiducia nei tuoi confronti e tramite il “contagio emotivo” diffondi emozioni positive verso il prossimo.
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Ad maiora.
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