I 6 bisogni umani fondamentali per una strategia di marketing efficace
Una delle prime regole da tenere a mente per sviluppare un’efficace strategia di Human Marketing è:
Non sarà il tuo prodotto a creare un bisogno, ma sarà un bisogno a creare il tuo prodotto.
Per creare un prodotto o un servizio di valore non basta avere una bella idea appena svegli al mattino, così come è sbagliato cercare di replicare di sana pianta quel che hanno già fatto altri.
In parole semplici: se una persona sa costruire sedie e apre un negozio per venderle, non andrà ad aumentare il bisogno di sedie e tantomeno risolverà un problema, perché è già stato risolto.
Molto probabilmente la sua azienda durerà poco, a meno che quelle sedie non abbiano qualcosa di innovativo e migliorativo da soddisfare un bisogno di un determinato mercato.
Ad esempio, possiamo pensare all’inventore delle sedie pieghevoli (1) che, partendo dall’osservazione di un bisogno reale e concreto di uno specifico tipo di persone, ha creato qualcosa che non c’era e che il suo target desiderava.
Per cui, creare qualcosa solo perché si conosce come si fa o appassiona, ma non serve a nessuno, non risolve problemi reali e non soddisfa bisogni concreti porta a compiere scelte imprenditoriali molto rischiose.
Eppure, quasi ogni giorno, vedo e sento storie di gente che avvia un’attività imprenditoriale che non si è prima posta domande vitali come queste:
• A chi servirà il prodotto / servizio che voglio vendere?
• Che problema risolvo? Che desiderio soddisfo?
• Il problema che voglio risolvere è davvero percepito dal mio pubblico?
• C’è già qualcuno che ha risolto questo problema in maniera efficace?
• Posso fare qualcosa in più per offrire un beneficio alle persone con il mio prodotto / servizio?
• Perché le persone dovrebbero comprarlo?
Dando risposta a queste domande – e non sono nemmeno tutte – riusciamo a mettere al centro le persone con le loro necessità più profonde, i loro desideri, le loro aspirazioni, il loro stile di vita e le loro credenze.
Alla base di una strategia come questa ci sono degli importanti punti fermi da cui partire: sto parlando dei 6 bisogni fondamentali di ogni essere umano.
Ma prima di scoprirli, ti devo parlare di un noto psicologo statunitense di origine russa e della sua piramide.
La piramide dei bisogni di Maslow
Per continuare questo percorso nel mondo dei bisogni umani, è importante conoscere qualche dettaglio su Abraham Maslow e la sua famosa Piramide dei bisogni.
Nel 1954 ha pubblicato una scala gerarchica dei bisogni umani, dividendola in 5 differenti livelli, dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dell’individuo) ai più complessi, di carattere sociale che ora più che mai sono attuali e importantissimi. Nell’era dei social media, questa piramide si potrebbe quasi leggere al contrario.
L’individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo.
I livelli di bisogno sono:
1. Bisogni fisiologici
2. Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione
3. Bisogni di appartenenza
4. Bisogni di stima, di prestigio, di successo
5. Bisogni di realizzazione di sé
Dopo questa breve panoramica su Maslow, passiamo allo step successivo.
I 6 bisogni fondamentali dell’essere umano
Oltre alla “Piramide di bisogni” è necessario conoscere i “6 bisogni umani fondamentali” che Anthony Robbins (2) ha sviluppato proprio partendo dagli studi di Maslow.
Tenerli in considerazione per le tue strategie di Human Marketing, può aiutarti a creare prodotti e servizi in linea con le necessità del mercato, oltre a comunicare in modo più efficace, portando così le persone a cui ti rivolgi a compiere un’azione.
Ovviamente non c’è una classifica, perché siamo tutti diversi, e diamo un valore, una importanza e una gradazione diversa a ciascuno di essi.
1. Certezza / Sicurezza
Abbiamo bisogno di sapere che cosa succederà in futuro, sentiamo la necessità di costanza nelle cose, così da tenere tutto sotto controllo e sentirci più al sicuro. Questo è il motivo per cui – per esempio – gli orari e il ritmo sono di fondamentale importanza per l’umanità. Vogliamo sentirci più sicuri, più belli, più ricchi, più forti, abbiamo paura di non essere accettati e apprezzati. Ciò che compriamo ci fa sentire al sicuro e protetti. Qui entra in gioco soprattutto la certezza di provare piacere e di evitare il dolore.
2. Varietà / Incertezza
Tuttavia, un eccessivo bisogno di sicurezza ci può limitare, non ci fa uscire dalla routine quotidiana, ci evita ogni rischio e ci può far perdere opportunità e occasioni di crescita (punto 5). Per questo ogni persona ama anche l’avventura, l’ignoto, l’imprevedibile, le sorprese e necessita di varietà. Come umani, abbiamo bisogno di differenziare le nostre esperienze per non patire la noia. Se mancano nuovi stimoli, ogni cosa diventa una routine, quindi perdiamo la voglia e passione per andare avanti.
3. Importanza
Abbiamo bisogno che i nostri sforzi siano riconosciuti, desideriamo una ricompensa per un lavoro ben fatto. Desideriamo essere le star del film della nostra vita. Facciamo di tutto per essere al centro dell’attenzione, acquistiamo oggetti anche superflui: in tutto ciò l’ego è il protagonista, che necessita di sentirsi necessario e desiderato. Le sigle davanti al nome, le certificazioni appese al muro, le targhe di ottone, coppe e medaglie. Qui entrano in gioco orgoglio, competizione, performance, realizzazione, perfezione, disciplina. Pur di stare meglio – oggi più che mai – siamo disposti a comprare oggetti NON in base alle nostre possibilità (anche a costo di indebitarci) ma sulla base di ciò che è più importante in quel momento. Attenzione, non è questione di avere o meno i soldi per poterci permettere un acquisto.
4. Connessione / Amore
Le persone provano solitudine e hanno bisogno di sentirsi connesse a se stesse, ai propri familiari, alla comunità, al team di lavoro, al proprio Paese, all’Universo, anche a una entità superiore. Lo stesso vale con i brand. Le community esistono per creare connessioni tra persone che si sentono simili. Da soli ci sentiamo incompleti e instabili emotivamente. Abbiamo paura di essere abbandonati, di essere esclusi. Tutti abbiamo necessità di appartenere a qualcosa o un gruppo, per essere parte di qualcosa più grande di noi. Abbiamo anche difficoltà a trovare il modo di distogliere la propria mente dai problemi quotidiani, quindi spesso cerchiamo rifugio – per esempio – nei social network. Vogliamo emozionarci e innamorarci, perché le emozioni e l’amore ci fanno sentire vivi.
5. Crescita
Le persone che affermano di stare sempre bene nel punto in cui esattamente si trovano, fanno restare stupiti e meravigliati perché – normalmente – prima o poi ci abituiamo a tutto. Gli umani hanno bisogno di crescere: ogni cosa o sta crescendo o sta morendo. Siamo stati costruiti così. La crescita è un motore insito in noi, siamo animali che crescono continuamente, mentalmente, cerebralmente, psicologicamente, eticamente.
6. Contribuzione
Abbiamo bisogno di sentire che in qualche modo stiamo facendo la differenza. Nel lavoro dobbiamo sentire che siamo importanti contributori del successo aziendale. Doniamo tempo per aiutare chi ne ha bisogno, non solo aiuta gli altri a stare meglio, ma aumenta il nostro benessere interiore, perché è molto gratificante. Abbiamo bisogno di sapere che quello che facciamo conta, serve a qualcosa e che serve per qualcosa di più grande di noi stessi. Infine, se qualcosa non cresce / evolve e non contribuisce (ad es. fare qualcosa per il bene comune, rendere felice qualcun altro) viene isolato, annullato o eliminato in maniera naturale.
Essere consapevoli di cosa hanno bisogno le persone quando crei la tua campagna marketing o interagisci con gli altri, può fare la differenza tra un risultato mediocre e uno eccellente, il che significa diventare capaci di fare agire il pubblico al quale ti rivolgi e provocare cambiamenti nelle loro vite.
Per sviluppare la tua strategia di marketing e valorizzare il tuo brand, partendo dagli effettivi bisogni dei tuoi clienti, contattami per una consulenza o un percorso di formazione personalizzata.
(1) Per i più curiosi: si pensa che l’invenzione della sedia pieghevole risalga addirittura a 1.400 anni fa.
(2) Saggista statunitense, coach e formatore nel campo della crescita personale e imprenditoriale, tra i più importanti e famosi al mondo.
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