Come parlare in pubblico in modo efficace e senza la paura da palcoscenico
La persuasione è spesso più efficace della forza. (Esopo)
Ti è mai capitato di trovarti davanti a delle persone, magari sconosciute, e dover pronunciare un discorso? Hai mai desiderato essere sciolto e spontaneo nell’esprimere dei concetti e ricevere complimenti per la tua straordinaria abilità nel trasmettere un messaggio? Credo che tutti noi, almeno una volta in simili occasioni, abbiamo vissuto lo spiacevole inconveniente di tremare dall’ansia sentendoci inadeguati.
Se siamo persone emotive, la nostra prima preoccupazione è “non fare brutta figura” e di superare in fretta quella orribile prova con noi stessi. La nostra impressione è che in quei frangenti, gli altri sono attenti a come ci comportiamo e nel giudicarci si prendano gioco di noi.
Scommetto che ho riassunto una paura assai comune, anche perchè nessuno di noi – pare – risolverà mai il problema dell’imbarazzo di parlare in pubblico! Infatti un’indagine statistica ha rilevato che perfino coloro che quotidianamente si confrontano con la folla come manager, formatori, uomini politici, insegnanti affermano che non hanno mai superato la classica “paura da palcoscenico“.
Che fare allora? Non certo arrendersi ma perfezionarsi ogni volta in modo diverso dipendentemente dal pubblico e dal messaggio che dobbiamo trasmettere, nella consapevolezza che nessuno, tranne noi in quel momento, conosce così bene l’argomento in cui vogliamo cimentarci, quindi faremo del nostro meglio. E se riesci ad essere umile, puoi non temere il giudizio degli altri.
Vediamo di raccogliere 12 indicazioni strategiche per essere performanti, efficaci e soprattutto rilassati nel momento in cui siamo chiamati a dover spiegare o illustrare un argomento in pubblico. I consigli che fornirò valgono ovviamente per migliorare tutte le occasioni di confronto che richiedono impegno e possono svolgersi anche con una sola persona.
1. LEGGE DEL “COME SE”
Se già prima della prova ti senti insicuro, prefigura nella tua mente la fase in cui starai parlando, immaginando di possedere altre qualità ottimali. Puoi recitare benissimo una parte e associarti mentalmente ad una persona coraggiosa, ma anche temeraria e spontanea. Per facilitarti il compito puoi immaginare di essere come un personaggio che ti piace e che abbia le doti che desidereresti per te.
2. SII TE STESSO
Quando ascoltiamo qualcuna o qualcuno parlare, ci interessiamo di più a ciò che mostra di sé oppure al suo discorso imparato a memoria? La risposta è semplice e anche noi potremmo comportarci nel modo che gli altri si aspettano. Sarebbe opportuno inserire nelle nostre parole chi siamo, la nostra storia, il nostro saper essere, la nostra sensibilità, gli insegnamenti che abbiamo tratto. Il “tocco umano” vince sempre!
3. RIDUCI IL PUBBLICO A “UNITÀ”
La moltitudine di persone che ti sta ascoltando potrebbe provocarti una sensazione di smarrimento e di confusione perché non sai come devi porgerti a ognuno di esse in modo incisivo. Ricorda come sei naturale, caloroso e divertente quando chiacchieri con un’amica o un familiare e ridisegna mentalmente il pubblico come se fosse una sola persona con la quale essere il più colloquiale e spontaneo possibile.
4. COSTRUISCI LA TUA MOTIVAZIONE
Prima di iniziare, puoi “caricare” la tua determinazione a svolgere correttamente il compito, ponendoti delle domande motivazionali:
• Come sarò insostituibile nel mio ruolo e perché?
• Quali vantaggi avranno tratto le persone in seguito al mio intervento?
• Qual è il modo migliore per organizzare il discorso senza perdermi in futili dettagli?
5. TOGLIERE LA CONCENTRAZIONE DA SE STESSI
Se altri parlano prima di te, ascoltali attentamente, potrebbero fornire preziosi spunti che stimolano la tua capacità di fornire argomentazioni più complete e interessanti. Ciò accrescerà la tua autostima.
Cerchiamo di arricchire noi stessi con le nostre reciproche differenze. (Paul Valery)
6. PROSSEMICA E POSTURA CORRETTE
Rivolgetevi agli altri, se possibile, in piedi e con postura eretta. Lo sguardo deve essere attentamente rivolto a chi ascolta in quanto devi infondere fiducia e trasmettere la sensazione che ti stai interessando a loro. Se sei colto da imbarazzo e l’uditorio è ampio, puoi guardare verso le ultime file, ogni tanto torna sulle prime e concentrati sul discorso. Nei grandi eventi con un folto pubblico, e mi auguro che sarà presto il tuo caso, i grandi relatori camminano lentamente percorrendo la sala per tutta la sua lunghezza, ma tempo al tempo.
7. SEMPLIFICA CON GLI ESEMPI
Tutti noi teniamo alla comprensione di un argomento in modo tale che rimanga impresso nella mente e magari possiamo a nostra volta esporlo ad altri. Ecco perché è importante citare degli esempi per spiegare meglio ciò che intendiamo dire. Essi possono rifarsi benissimo alle esperienze personali, la loro narrazione rende il relatore più simpatico.
8. APPROCCIO VISIVO
La mente umana comprende per la maggior parte attraverso la percezione di immagini. Esse sono la parte più viva dei nostri ricordi e se ti abitui a trasmettere i messaggi riferendoti a figure, descrizioni, colori, paesaggi, oggetti, l’effetto sarà quello di centrare in pieno l’attenzione del pubblico che rimarrà come ipnotizzato dal tuo racconto e ne rimarrà affascinato.
9. APPASSIONARSI ALL’ARGOMENTO
Preparati adeguatamente il tema concentrando la tua attenzione sui punti che ti piacciono di più, quelli che richiamano maggiormente la tua attenzione. Non vale la pena essere mnemonici e meccanici, annoierebbe te e coloro che ti ascoltano. La naturalezza e la passione sono gli ingredienti principali della tua capacità di conquistare il cuore delle persone.
10. ARROGANZA? NO GRAZIE
Vuoi riuscire benissimo a bruciarti attraendo antipatie e giudizi disastrosi? Poniti in modo da mostrare superiorità e presunzione. Il tuo punto di maggiore forza risiede nell’umiltà e nella semplicità, che contrariamente a quanto si pensa pagano molto bene.
11. INCIPIT
Inizia subito il tuo discorso ponendo una domanda che colpisce l’attenzione del pubblico e lo spinge a prestare attenzione in ciò che dirai dopo.
12. TEMPI
Non tutto ciò che dirai sarà importante e degno di nota, nessuno di noi è così bravo da mantenere sempre stabile il grado di interesse verso qualcosa. Ad ogni modo puoi essere efficace controllando i tempi: assegna la giusta lunghezza a ciascun argomento.
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Infine, fa della sintesi e della verità il tuo cavallo di battaglia, non inventare nulla arrampicandoti sugli specchi. Puoi essere unico svolgendo l’essenziale. Puoi assicurarti di essere chiaro ed efficiente applicando questa semplice regola:
“Prima dite loro cosa state per dire; poi ditelo; quindi dite che cosa avete detto.” (Dale Carnegie)
Per approfondire ti invito a leggere il seguente libro:
• “Come parlare in pubblico e convincere gli altri” di Dale Carnegie
L’autore di questo articolo è Mario Massarotti: giornalista, web editor, esperto in comunicazione, business copywriter, formatore HR. Orienta e istruisce su principi e casi in grado di guidare le persone verso l’applicazione di tecniche e conoscenze per l’autorealizzazione professionale e imprenditoriale, in particolare nell’ambito delle start up.