Content management: quando scrivere e come essere più produttivi
Se svolgi un lavoro che ruota attorno ai contenuti, quante volte ti sei ripetuto la seguente frase?
“Lo scrivo nel pomeriggio, così durante la mattinata rifletto meglio su come impostare il discorso”.
Probabilmente tante. Forse, come me, hai pensato che maggior tempo per riflettere avrebbe portato miglioramenti per la tua idea. Così hai rimandato di qualche ora…
Tuttavia, la maggior parte delle volte ci siamo trovati di fronte al computer troppo stanchi o stressati per ricominciare a scrivere, dopo tanti impegni.
In altre occasioni, invece, ci siamo sforzati così tanto di produrre un articolo per il blog o un post per Facebook durante il pomeriggio e la notte, per poi accorgerci di aver perso soltanto tempo. Il mattino seguente ci siamo resi conto di aver scritto in modo poco chiaro o aver commesso errori banali.
Perché abbiamo realizzato un progetto lontano dai nostri standard? Come mai abbiamo impiegato due ore per fare un lavoro per il quale di solito ne occorre una?
La causa è la fatica cognitiva, ossia un affaticamento dovuto alle troppe ore consecutivamente trascorse con la mente impegnata a far qualcosa.
Lo studioso danese Hans Henrik Sievertsen, insieme ai suoi colleghi del Danish National Centre for Social Research di Copenhagen, hanno provato a spiegare questo fenomeno in un articolo su PNAS (Proceeding of the National Academy of Sciences), riguardante la fatica cognitiva e la diminuzione delle prestazioni scolastiche dovute al calo di attenzione.
Sievertsen e il suo team hanno condotto dei test su un campione di oltre 2 milioni di studenti, tra gli 8 e i 15 anni. Su tutti i ragazzi presi in esame hanno riscontrato lo stesso identico problema: con il passare del tempo diventava sempre più difficile ottenere voti alti. In particolare, ogni ora trascorsa il risultato di test o interrogazioni scendeva dello 0,9% a causa della minore lucidità mentale e maggiore tendenza a distrarsi.
La diminuzione delle prestazioni, non si manifesta solo negli studenti, ma in qualsiasi lavoratore. La fatica cognitiva è un problema che riscontrano tutte le persone, indifferentemente dall’età e dalla professione svolta.
Un modo per ristabilire i livelli di attenzione mattutini, viene spiegato nella ricerca, è fare delle pause di 20-30 minuti. Fare interruzioni frequenti e cosi lunghe purtroppo non sempre è possibile, soprattutto se si sta cercando di scrivere un articolo o di ideare una campagna pubblicitaria. Questi break comportano perdite di tempo e problemi di organizzazione, in particolare se si lavora in team.
La soluzione migliore, se non si ha possibilità di fare lunghe pause pomeridiane, quindi resterebbe una: svolgere le attività lavorative che richiedono uno sforzo cognitivo maggiore la mattina presto, quando siamo più lucidi (sempre se non abbiamo appena trascorso una “notte da leoni”).
Forse non era necessaria una ricerca ufficiale per dimostrare che stanchezza e stress influiscono negativamente sulle performance lavorative, tuttavia è bene ricordare – ogni tanto – che alcune attività, come scrivere per un blog o un social network, richiedono una gestione del tempo molto attenta.
Un Content Manager e qualsiasi altra figura professionale affine, dovrebbe quindi cercare di scrivere la mattina, in modo da riuscire a comporre meglio articoli e post. Non subire la fatica cognitiva comporta inoltre un maggior livello di produttività e minore perdita della concentrazione, quindi anche un’ottimizzazione dei tempi.
Prova, in particolare per il blog tuo o di un cliente, a scrivere un articolo la mattina e il giorno seguente invece il pomeriggio e sperimenta la differenza. Vedi quale momento risulta migliore per realizzare contenuti.
Consigli per aumentare concentrazione e performance
Tuttavia, come ho sperimentato sulla mia pelle, capita spesso di doversi mettere al computer e sviluppare contenuti in qualsiasi momento del giorno. Ecco, quindi, alcuni consigli per mantenere delle sufficienti performance cognitive anche di pomeriggio o addirittura di sera.
• Dormire: 7 ore di sonno rappresentano il lasso di tempo ottimale per la mente e il corpo. Scendere sotto le 6-7 ore non ci rende davvero riposati, mentre superare le 8-9 ore può sballare i nostri ritmi naturali e fa impigrire.
• Meditazione: è una pratica che aiuta molto le facoltà mentali, per focalizzarci meglio sulle attività da svolgere e incrementare la creatività. Favorisce la presenza mentale, un vero e proprio antidoto contro la distrazione.
• Alimentazione: a partire dalla colazione, è necessario seguire sempre una dieta bilanciata e soprattutto mai esagerare con il cibo. Capita spesso, ad esempio, che nei momenti di maggiore stress si tenda a mangiare di più, col risultato di sentirci pesanti e assonnati già dal primo pomeriggio.
• Attività fisica: andare in palestra o fare running 2-3 volte alla settimana sarebbe ideale, tuttavia anche 30 minuti di camminata al giorno – per “cambiare aria” – permettono si sentirci più forti e meno stressati.
Se ti va, fammi sapere se anche per te funzionano queste semplici regole o in quali momenti della giornata sei più produttivo.
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Ad maiora.
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