Facebook At Work: cos’è e come funziona
La versione Beta è già stata sperimentata da grandi realtà aziendali, come la Heineken, ma sembra questione di settimane l’arrivo anche in Italia della nuova piattaforma dedicata al lavoro – Facebook At Work – che pare verrà presentata a Londra il 10 ottobre 2016.
A connected workplace is a more productive workplace.
Questo il motto dell’ultima creatura di Zuckerberg: un sistema identico a quello del classico Facebook, ma applicato al campo professionale ed aziendale. Un vero e proprio guanto di sfida lanciato ai giganti del settore come LinkedIn, Skype for Business, Convo, Cisco Jammer.
Come funziona Facebook At Work?
Il nuovo social d’impresa mantiene le stesse caratteristiche della piattaforma pubblica: ci saranno le bacheche, i gruppi, gli eventi e Messenger per gli utenti aziendali, chiamate, videochiamate e dirette streaming.
Per effettuare l’accesso si potranno utilizzare le stesse credenziali del Facebook personale, ma i due profili saranno assolutamente disgiunti, creando così una netta separazione tra aspetti privati e professionali. Inoltre sulla nuova piattaforma non saranno presenti gli annunci pubblicitari e ci sarà una differenziazione nella grafica, non più basata sul blu ma sul bianco.
Come si capisce dal video di presentazione, Facebook At Work vuole essere un mezzo per agevolare lo scambio e il lavoro reale dell’azienda, facilitando le comunicazioni e velocizzando una serie di processi decisionali e di confronto.
Il problema che si pone, e che lo stesso Team che ha sviluppato il progetto ha subito chiarito, è la sicurezza delle comunicazioni: lo scambio di informazioni riservate o di pratiche aziendali richiede che la piattaforma dia tutte le garanzie necessarie per far sì che conversazioni e materiali rimangano privati, circolando solo all’interno della data impresa.
Nel documento creato proprio per rassicurare sul tema, gli sviluppatori di Facebook At Work dichiarano che il materiale è solo ed esclusivamente di proprietà dell’azienda, viene associato al suo ID e può essere cancellato in qualsiasi momento.
Sembra proprio che i grandi social network, sempre visti come disturbatori e creatori di una realtà alternativa, stiano cercando di riconvertirsi come strumenti di collaborazione e di produttività.
Linkedin deve iniziare a tremare, oppure l’ingresso di Facebook At Work si rivelerà un flop tale da non riuscire a rosicchiare l’utenza acquisita in questi anni?