Intelligenza Artificiale per il business: primo corso in Abruzzo sull’AI
L’Intelligenza Artificiale non è più solo quella che vediamo nei film di fantascienza, ma è ormai qualcosa di concreto che sta entrando all’interno delle nostre abitudini personali e lavorative. E sono certo che entro 4-5 anni avrà un impatto rilevante su svariati business.
Ieri, 15 giugno 2018, con questa frase ho introdotto il 1° corso a Pescara e in Abruzzo sull’intelligenza artificiale applicata al business, organizzato da Bloo Academy in collaborazione con Salvatore Palange, titolare di Fluel, azienda specializzata in machine e deep learning, che ha spiegato come l’intelligenza artificiale si può mettere al servizio di imprenditori, manager e liberi professionisti.
È stato un percorso entusiasmante, della durata di quasi 5 ore, che abbiamo organizzato con piacere e passione – a titolo gratuito – perché crediamo che queste innovazioni debbano essere conosciute e comprese da tutti coloro che possono trarne concreti vantaggi. Desideriamo fortemente democratizzare l’accesso a queste tecnologie e fare in modo che abbiano un impatto positivo sulla società e sulle imprese, da quelle più grandi – che già si stanno muovendo per adottarle – fino alle PMI.
A dimostrazione del grande interesse nei confronti dell’argomento in questo periodo storico, c’è stata una notevole partecipazione del nostro pubblico, che ieri era composto da imprenditori, manager, founder di startup, esponenti della Pubblica Amministrazione, ma anche persone appassionate di tecnologia e innovazioni.
Abbiamo visto cosa possono avere in comune un robot e un imprenditore, oltre che le connessioni possibili tra l’Intelligenza Artificiale e il business. L’I.A. – se usata in maniera corretta – può nettamente migliorare il nostro lavoro. Le nuove tecnologie possono infatti agevolare la gestione quotidiana delle mansioni più ripetitive, ottimizzare i tempi, automatizzare i processi, migliorare le performance e i risultati ottenuti dalle imprese.
L’intelligenza artificiale studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che consentono di progettare sistemi hardware e sistemi di programmi software atti a fornire all’elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero essere dell’intelligenza umana. (Fonte: slide dell’evento)
Nel dettaglio, gli argomenti trattati sono stati i seguenti:
• introduzione all’intelligenza artificiale;
• storia dell’AI;
• potenziale di business e perché occorre essere “AI First”;
• chatbot e interazione con la clientela:
• dall’automobile a guida autonoma alla predictive maintenance;
• basi di Machine Learning e Deep Learning;
• principali tecniche di Machine Learning;
• applicazioni pratiche dell’AI;
• esempi pratici in Python di implementazione dei modelli di M.L. e D.L.
È essenziale iniziare a discutere con serietà, divulgare l’essenza e familiarizzare con ciò che è la “futura elettricità“. L’intelligenza artificiale è già una presenza quotidiana nella nostra vita, anche se spesso non ci facciamo caso oppure non ce ne rendiamo conto.
Per cui, va un sentito ringraziamento a Salvatore Palange, titolare di un’azienda con alle spalle una carriera manageriale di successo e una grande passione per la tecnologia e l’innovazione, che ha guidato me e tutto il pubblico della mia Academy in un vero percorso di consapevolezza. E ringrazio con tutto il cuore anche il mio team, che come sempre ha contribuito in maniera impeccabile a organizzare anche questo evento formativo (il 6° di quest’anno) nei minimi dettagli. Avete reso possibile un sogno che coltivavo da tempo: portare nella nostra regione un argomento che studio da tempo, molto importante e sul quale occorre fare chiarezza, per evitare che da un lato ne venga fatto un uso distorto, dall’altro che si perdano opportunità lavorative.
Ho iniziato a interessarmi di intelligenza artificiale un paio di anni fa, nel 2016. L’intelligenza artificiale (IA) in quell’anno stava iniziando a influenzare vari settori, con rapidi sviluppi tecnologici e l’applicazione crescente di algoritmi di apprendimento automatico e deep learning, ma anche visione artificiale. Il programma Google DeepMind aveva sconfitto Lee Se-dol (campione mondiale di Go), dimostrando le potenzialità dell’IA in giochi complessi e strategici. Ricordo che i robot hanno iniziato a essere usati non solo in ambienti industriali, ma si è iniziato a valutarne l’uso in ambienti domestici e in servizi, come l’assistenza agli anziani (applicazione che mi interessa particolarmente) o compiti di customer care. Infine gli assistenti virtuali come Siri (Apple), Alexa (Amazon), e Google Assistant hanno iniziato in quel periodo a essere più sofisticati.
Tornando ai giorni nostri, questo 2018 sta segnando un anno di accelerazione e maturazione per l’IA. Le tecnologie in questo campo dimostrano un potenziale enorme per trasformare diversi settori e la loro adozione comincia ad accelerare in modo importante. Ora non resta che continuare a seguire gli sviluppi e vedere che cosa accadrà da qui a 10 anni, in cui scommetto che ci saranno novità incredibili.
Per approfondire questi argomenti e applicarli alla tua realtà professionale o per avere informazioni sui miei corsi ed eventi, contattami subito!
Glossario: Deep learning, Startup