7 consigli per migliorare la tua vita professionale, con calma e senza stress
La nostra vita è il riflesso dei nostri convincimenti.
Conoscere nuovi punti di vista, confrontarsi con altri e trarre ispirazione da esperienze diverse dalla nostra, aiuta sicuramente a migliorare la nostra vita professionale.
Che cosa intendo con migliorare?
Diventare più consapevoli, fare le cose in maniera diversa dal solito, con più calma e lentamente.
Anche essere capaci di prendere in mano la nostra carriera per vivere un’esistenza ricca e gratificante (dentro e fuori il nostro ambiente di lavoro), senza stress.
E se stai leggendo questo articolo, forse anche tu avverti ogni tanto la necessità di una “spintarella” per affrontare la realtà quotidiana. Esattamente come altri professionisti e imprenditori.
Spero che questi consigli possano essere utili anche a te, così come lo sono per i miei clienti e per me.
1. Accetta gli eventi negativi, evitando l’ottimismo forzato
Guarda negli occhi i tuoi “demoni” fino a fargli abbassare lo sguardo. (cit. Russ Harris, “La trappola della felicità”)
Abituati a osservare semplicemente gli accadimenti negativi e ad accettarli.
Forse non puoi cambiarli o rovesciarli completamente, ma puoi sfruttarli per il bene tuo e di chi ti circonda, traendone una lezione e arricchendo il tuo bagaglio di esperienza.
Sfruttare è diverso dal cercare sempre un lato positivo, come invece professano i fuffa-coach del pensiero positivo “prêt-à-porter” (o chiavi in mano).
Quello è un approccio che – per un attimo – sembra funzionare, è un’illusione passeggera.
Poi torni più a pezzi di prima e, appena l’adrenalina e la dopamina crollano, rientri nel circolo vizioso:
• torni dal tuo “guru – fuffologo – confessore”
• butti soldi in inutili libri di auto-aiuto zeppi di banalità riciclate
• getti altro denaro e tempo in corsi in cui strilli, balli e abbracci sconosciuti.
A quel punto, vai in discoteca: spendi meno, il livello è lo stesso e sei più felice.
Evita quindi l’ottimismo forzato e sperimenta un sano realismo, necessario per:
• smettere di pettinare le bambole
• essere pronto a reagire e capace di analizzare la realtà che ti circonda
• valutare i problemi da un punto di vista diverso da quello abituale
• trovare una possibile soluzione
• evitare di voler cambiare per forza ogni cosa che ti succede
• iniziare a guardarti avanti e accogliere le nuove opportunità.
2. Per grandi che siano i tuoi problemi e difficili le situazioni che vivi, sono sempre inferiori alle tue risorse interiori
Quando accade qualcosa di negativo e “più grande di te”, all’inizio ti senti schiacciato e non sai come fare. Ti senti perso.
Ma alla fine, un po’ alla volta, scopri di avere una forza – che non ti aspettavi di avere – per cambiare le cose oppure accettarle.
Se non trovi subito quella forza, brontola pure se ne hai bisogno.
Una lamentela o uno sfogo leggero – ma solo ogni tanto – è accettabile: per scambiare quattro chiacchiere con colleghi e amici, ottenere qualche consiglio, creare un ambiente empatico e, in qualche modo, rafforzare i legami della tua “tribù” aziendale.
In fondo, lamentarsi è uno degli hobby preferiti dagli esseri umani ed è abbastanza liberatorio.
Ma non è utile, tantomeno piacevole, se fai sempre il “Puffo Brontolone”. Ottieni l’effetto contrario: ti rendi antipatico agli altri e nel frattempo, disperdi energie preziose.
In più, ti guardi attorno e sui social network: vedi che la vita di “tutti” sembra fighissima, mentre “solo” la tua è uno schifo.
Allora come puoi sfogarti, senza “effetti collaterali”?
Per esempio scrivi i pensieri che affollano la tua testa – come un fiume in piena – su un foglio o sul block notes del tuo smartphone.
Ah, vedrai che sollievo!
Conosco anche chi, per ottenere lo stesso effetto, fa lunghe passeggiate o va a correre.
Questi sono due metodi per cambiare il tuo approccio davanti alle difficoltà e diventare più sereno.
Inizi a razionalizzare e ricordare che la vita delle persone è stracolma di difficoltà, ma anche di continue occasioni da cogliere, una volta accettati e superati fastidio, rabbia, dolore, risentimento.
A poco a poco in te aumenta quell’energia che schiaccia la difficoltà che prima sembrava “più grande di te”.
Il problema si ridimensiona e – molto spesso – scopri anche una buona soluzione e se non la trovi, sei comunque più capace di accettare quel che è ti successo.
3. Sei responsabile di quel che ti accade al 99%
Il responsabile dei tuoi pensieri e delle tue azioni – a meno che non ti abbiano ipnotizzato o drogato – sei tu al 100%.
Tuttavia, in merito a tutti i risultati che ottieni, sei responsabile al 99%.
Almeno l’1% (simbolico) di dipendenza da qualcosa è inevitabile: dalle persone oltre che da tutto l’ecosistema che ti circonda.
Sta a te – alla tua maturità – impegnarti razionalmente per interpretare e distinguere le cose che rientrano davvero nel tuo controllo, rispetto a quelle che non lo sono.
Con questa consapevolezza, agisci in maniera più focalizzata e meno impulsiva, vivendo meglio tante situazioni.
Assumi un approccio attivo verso ciò è in tuo potere e accetti quel che non puoi cambiare.
Riesci ad ammettere apertamente i tuoi errori, chiedere scusa, dire più spesso “grazie”.
Vivere così è rilassante, ti alleggerisce da sensi di colpa e ansie varie.
Crei i presupposti per concretizzare persone, situazioni, idee che ti fanno compiere un vero salto di qualità nella tua vita professionale.
4. Il fattore Fortuna
Se pensi che quel che ti accade dipenda completamente dal “destino” o da chissà quale Dea Bendata, ti stai auto-sabotando l’esistenza.
La fortuna, in fondo, esiste ma non è così paranormale o esoterica.
Razionalmente parlando, è il connubio tra preparazione e opportunità.
Da cosa dipende la preparazione? Da te.
E da cosa dipende l’opportunità? Dal fare qualcosa, piuttosto che restare immobile.
Che cosa significa? Che devi agire, per creare l’occasione di ottenere quel che desideri.
È chiaro che non è tutto sotto il tuo controllo – come già spiegato sopra, al punto 3 – ma sei in grado di agevolare la tua fortuna.
I “colpi di fortuna” sono eventi che a volte arrivano all’improvviso (l’eredità dello zio d’America, di cui non conoscevi nemmeno l’esistenza), ma più che altro rappresentano il frutto di un processo composto da azioni quotidiane, consapevoli e razionali.
Stando fermo, infatti, come puoi coltivare e raccogliere successi, sia nel lavoro che nella vita privata?
5. Gli uccelli della stessa specie volano insieme
Dice il proverbio: “Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare”.
Se frequenti continuamente persone mediocri, depresse, ipercritiche, che vedono problemi dappertutto ne resterai contagiato.
Personalizza questo punto in base ai tuoi obiettivi… anche semplicemente per trascorrere dei sabato sera divertenti e stimolanti (es. non la solita cena al ristorante, frutto di pigrizia e inerzia, sempre con le stesse e noiose persone).
Eh si… perchè esiste anche una vita, al di fuori del lavoro!
Frequenta persone in grado di pensare e realizzare progetti rivoluzionari insieme a te.
Sforzati di “suonare” con chi ritieni importante (nel lavoro e nel privato), in maniera coordinata come un’orchestra, per raggiungere un obiettivo condiviso.
Tira fuori la musica che hai dentro e tutti potranno godere di sinfonie straordinarie.
6. Scopri i tuoi veri talenti, perfezionali e valorizzali
Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso. (Nelson Mandela)
Tutti nasciamo con talenti individuali che definiscono le nostre capacità e ci rendono padroni di determinate abilità da sfruttare.
Per fare qualcosa con successo identifica e porta a galla i talenti che hai e perfezionali, affinchè sboccino in un’elevata conoscenza specialistica.
Se Beethoven avesse voluto scrivere come Shakespeare non avrebbe composto le sue splendide sinfonie oppure se Shakespeare stesso avesse voluto dipingere come Leonardo: sarebbe stato un pittore mediocre e frustrato.
Finchè sei in tempo, lascia le strade che non senti tue, per evitare di ritrovarti a vita in una carriera che non ti rappresenta.
Perchè anche se non diventerai milionario, farai qualcosa che ti piace e ti aiuterà a sentirti sempre completo.
7. Sperimenta il minimalismo (digitale)
Se stai pensando che il minimalismo sia possedere meno cose, o perseguire un ordine estremo, sei leggermente fuori strada.
È innanzitutto un metodo volto al raggiungimento di equilibrio.
Vuol dire vivere intenzionalmente ed evitare di lasciarsi trasportare dagli eventi, dagli imprevisti o dalle urgenze.
È un metodo per focalizzare le nostre risorse su ciò che è essenziale, dando priorità solo a quel che conta per raggiungere più facilmente i tuoi obiettivi e realizzare il tuo scopo.
Ma, soprattutto, è un approccio utile per concedere a te stesso una vita più serena e suddivisa – in maniera equa e sostenibile – tra lavoro e vita privata.
• Siamo giunti alla conclusione e, spesso ho fatto riferimento all’azione: una cosa che puoi subito fare è condividere questo articolo con i tuoi amici, per renderti utile a loro come spero di aver fatto io con te.
• Ma se vuoi qualcosa di più, posso aiutarti con i miei corsi di formazione e la mia consulenza in marketing strategico per far crescere la tua attività imprenditoriale.
Ad maiora.
Mattia
Ottimo articolo per migliorare anche la propria vita sentimentale.