Rimandare: le 5 scuse più usate
E’ molto più rischioso non fare alcuna azione, piuttosto che fare una piccola azione. [Trammell Crow]
Amanti della procrastinazione, artisti del rimandare… servono tanta energia e volontà per sostituire pigrizia e scuse con l’azione, vero?
Vi propongo le 5 giustificazioni più utilizzate per evitare o rimandare i doveri, corredate da alcuni consigli per superare la “rimandite cronica”.
Scusa n. 1 – “Ho così tante altre cose da fare prima, che posso rimandare la realizzazione di questo progetto“. Le cose che devi fare possono davvero attendere o semplicemente non ti senti in grado di compierle?
Scrivi su un foglio quello che hai da fare come se fosse una terza persona a dover svolgere quei compiti. Metti in primo piano le priorità e solo successivamente, al posto dell’altra persona, abbi il “coraggio” di scrivere il tuo nome. La lista diventerà così la TUA lista e sarai tu a doverla portare a termine.
Scusa n. 2 – ”Adesso non mi sento nello stato d’animo giusto per lavorare su questo progetto“. Rispondi a questa domanda: quando dovrebbe arrivare lo stato d’animo giusto? Se hai paura di fare una determinata cosa, il momento giusto e la voglia di realizzarla non arriveranno mai.
Fermati un attimo e organizza mentalmente uno schema (o meglio ancora per iscritto) con le cose da fare; poi trova i modi per concentrarti su di esse, prenditi un po’ di tempo per sentirti pronto. Prova ad avvertire il piacere di toglierti, finalmente, di mezzo quell’impegno e non doverci pensare più.
Scusa n. 3 – “Necessito di tempo e concentrazione per lavorare su quel progetto, ma so che qualcuno o qualcosa mi distrarrà”. Il problema è chiaro oltre che risolvibile: trova un modo per eliminare ogni tipo di interruzione. Può risultare difficile, ma non impossibile: smetti di fingere di essere vittima degli eventi.
Evita, nel lasso di tempo che ti è necessario per svolgere i tuoi doveri, le mail non connesse alla tua attività, i social network e il cellulare. Se il problema si presenta a lavoro e non riesci a concentrarti, valuta la possibilità di cambiare postazione, chiudere la porta della tua stanza chiedendo esplicitamente di non disturbarti oppure arriva in ufficio prima, così senza i colleghi avrai la tranquillità di cui necessiti.
Ci sono milioni di modi per sprecare tempo, ma non ne esiste neanche uno per averlo indietro. [Tom DeMarco]
Scusa n. 4 – “Il mio superiore non ha detto che devo farlo, quindi non lo faccio”. Sei un ragazzino di 12 anni che deve rimettere a posto la propria stanza? Se ti stai interessando seriamente a questo articolo, allora sei un adulto responsabile. Una scusa come questa rispecchia un comportamento che può mettere a rischio la tua carriera. Non esistono giustificazioni per una cosa del genere, quindi evita di lamentarti e agisci. Se non ti senti preparato abbastanza, chiedi supporto a un collega o al tuo capo stesso.
Scusa n. 5 – “Sono talmente stanco che non riesco a fare niente in questo momento”. Se la stanchezza prende il sopravvento, riposati! Una breve pausa ogni tanto è fondamentale per stare meglio e per trovare il modo di organizzarti piuttosto che rimandare e fare accumulare gli impegni.
La stanchezza è normale, tutti la provano e non può essere addotta come scusante per non agire. E’ preferibile prendere la famosa lista e scriverla di nuovo cercando di riorganizzarla in base alle tue esigenze.
Forse all’inizio sembra dura, prova allora a dividere ogni elemento che compone la tua lista in step e obiettivi più facili da raggiungere. In poche parole: semplifica! L’importante è fare il primo passo, evitando di accampare scuse: solo allora l’azione sostituirà la procrastinazione.
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Ad maiora.
Fonte: inspirationfeed.com
EpicaMenteGiovane
E’ molto interessante la parte in cui inviti a mettere tutto per iscritto. Fermarsi ogni tanto a farlo implica la possibilità di riflettere, essere creativi e quindi di progettare.
Luca
Scrivere permette soprattutto di fare chiarezza… 🙂