Storytelling aziendale: come rendere le tue storie interessanti e degne di essere lette
Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. (Marcel Proust)
Nessuno leggerà un tuo articolo o post se non sarà scritto bene, questo è un dato abbastanza ovvio per tutti. Quello che le persone non sempre tengono a mente è che i lettori non si soffermano su qualcosa che sia soltanto scritto bene: deve avere anche un ottimo contenuto. Intendo dire che un buon articolo – per essere tale – necessita di due fattori indispensabili: stile intrigante e una storia degna di nota.
Spesso infatti non teniamo abbastanza in considerazione che la persona che sta leggendo ci sta facendo un dono bellissimo: ci sta regalando il suo tempo. Un bene così prezioso non viene sprecato nella lettura di contenuti banali, ma si conserva solo per ciò che realmente interessa. Soprattutto in un mondo frenetico e pieno di impegni come quello in cui viviamo, non si possono perdere minuti preziosi con una lettura di una storia insulsa.
Ma cosa rende una storia degna di essere letta? Scopriamolo insieme!
Non esiste una formula perfetta per scrivere una storia emozionante, ma sicuramente si possono utilizzare degli accorgimenti per cercare di renderla tale.
4 regole per iniziare
Prima di parlare di come provare a rendere una storia interessante, soffermiamoci un attimo sullo stile. Ogni volta che scriverai un post o un articolo – sia esso per spiegare le caratteristiche di un prodotto o fare storytelling aziendale – il tuo modo di scrivere dovrà rispettare delle regole:
• semplicità
• risultare diretto, senza essere eccessivamente colloquiale
• evitare giri di parole
• coinvolgente.
Tieni sempre chiari nella mente questi punti mentre componi i tuoi testi, perché sono i requisiti minimi che ciascuno di noi richiede ad un articolo per leggerlo integralmente. Nel momento in cui non riuscirai a rispettare uno di questi punti, potrai anche raccontare la storia più avvincente del mondo, ma pochi arriveranno fino alla fine.
I 5 elementi della narrazione
Conclusa questa breve parentesi sullo stile passiamo a vedere le componenti di una storia aziendale di successo. Anche in questo caso non posso darti una regola universale – dato che non esiste – , ma semplici consigli. Una buona storia ha delle componenti di base fisse, sia essa scritta per un libro o per il lancio della tua nuova linea di prodotti. I 5 elementi che da sempre costituiscono la narrazione sono:
• un attore: il protagonista della storia
• impresa: ciò che deve ottenere
• contesto: spazio e tempo in cui agisce l’eroe
• obiettivi: ciò a cui tende con la sua impresa
• strumento: un oggetto con cui raggiungere l’obiettivo.
A questo punto forse sarai perplesso, ti starai chiedendo se realmente questi elementi sono applicabili a tutte le storie, soprattutto quando si sta facendo storytelling a livello aziendale. Ti faccio un semplicissimo esempio, in modo che la situazione ti risulti più chiara: un’azienda che vuole fare storytelling su un nuovo tipo di sapone antibatterico.
• L’attore: in questo caso sarà una persona che torna a casa dal lavoro dopo essere stata sui mezzi pubblici
• L‘impresa: arrivare al lavabo prima del figlio, rientrato nello stesso istante
• Il contesto: una semplicissima casa, prima dell’ora di cena
• L’obiettivo: riuscire ad avere le mani pulite, per poter mangiare senza problemi
• Lo strumento: il nostro bel sapone, che avrà la magica caratteristica di essere così efficace da rendere tutte le operazioni più veloci.
L’esempio è ovviamente fittizio e serve solo per renderti l’idea di come questo schema possa essere applicato a qualsiasi prodotto della tua azienda. Oltre a questi 5 punti, che nelle narrazioni sono sempre presenti, possiamo trovare anche altri elementi, a seconda del genere di racconto.
L’altra caratteristica che maggiormente troviamo nelle narrazioni – siano esse aziendali o meno – è l’avversario. Tale personaggio cerca di ostacolare il protagonista per riuscire in un altro scopo, di solito opposto a quello del protagonista. Nel nostro esempio l’avversario potrebbe essere costituito dai germi, che vogliono riuscire a rimanere attaccati alle mani dell’attore principale.
Emozione e immedesimazione
Tutti questi elementi avranno poi la funzione – insieme anche al tuo stile – di suscitare emozioni. Questo è il vero fattore che rende una storia degna di essere letta per intero: l’immedesimazione che scaturisce nel lettore.
Per poter provare a far nascere dei sentimenti in chi legge, tu per primo dovrai pensare a come vorresti che quella storia fosse articolata, se ti trovassi al posto del lettore. Quali emozioni vorresti provocare e soprattutto dovrai pensare bene a quali problematiche risolve il tuo prodotto o la tua azienda.
Ovviamente non potrai colpire tutte le persone che si imbatteranno nel tuo post, ma solo la parte che tu hai individuato come le “personas” interessate. Quindi analizza bene il tuo target e cerca di capirne le esigenze, la fase della vita cui appartengono, gli snodi esistenziali a cui vanno incontro e in base a ciò modula il tuo racconto. L’individuazione delle personas è un compito lungo e complesso, al quale dovrai dedicare molto tempo, prima di cominciare a scrivere.
Come ormai ti sarà ben chiaro una storia degna di essere letta per intero non dipende solamente dallo stile e dal contenuto, ma – in particolare se parliamo di storytelling aziendale – anche dall’individuazione del giusto gruppo di personas a cui inviare un messaggio.
E tu riesci a immaginare coloro a cui rivolgerti quando scrivi? Ti senti in grado di promuovere la tua azienda grazie allo storytelling aziendale? Riesci a suscitare emozioni in chi legge i tuoi contenuti?
Se vuoi affinare la tua tecnica o apprendere lo storytelling aziendale, frequenta uno dei miei Corsi di Digital Marketing o contattami per una consulenza. Scopri come la tua attività può crescere e sperimentare modi innovativi per comunicare e fare pubblicità online!
Ad maiora.
Glossario: Target, Pubblicità